FAQ

Quanto spenderò di avvocato?

La parcella di un avvocato non può essere predeterminata, almeno secondo il mio pensiero. Ci sono tariffari che chiunque può consultare online, in quanto di dominio pubblico.
Tuttavia, tali cifre, esposte in rete, sono orientative. Solo a seguito di un colloquio si potrà fare un preventivo, alla luce di quanto e come dovrà essere pensato, organizzato e svolto.

L’avvocato d’ufficio é gratis, vero?

Nulla di più falso, non lasciamoci condizionare dalla quantità di film americani che guardiamo. L’avvocato d’ufficio é un avvocato specializzato in diritto penale, pertanto é un avvocato preparato nella materia penalistica che ha superato un esame, conseguendo un’ulteriore abilitazione, ovvero quella dell’inserimento nelle liste dei difensori d’ufficio.
In quanto professionista, deve essere retribuito esattamente come un avvocato di fiducia.

Non posso permettermi un avvocato, come faccio?

In Italia esiste il Patrocinio a Spese dello Stato, ovvero un istituto che permette a chi non percepisca redditi imponibili ai fini Irpef risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi, superiori ad Euro 11.746,68 (si veda aggiornamento normativa anno per anno – ultima modifica del 30 gennaio 2021), di ricevere assistenza legale gratuita, ovvero pagata dallo Stato.
Nel mio caso, sono abilitato ad assistere gratuitamente nelle materie penalistiche e civilistiche.

Mi é stato notificato un atto, cosa devo fare?

Qualsiasi notifica riceviamo, qualsiasi atto giudiziario o sanzione amministrativa (multe) riceviamo, é bene affrontarla consapevolmente: il mio consiglio é rivolgersi immediatamente a un avvocato, per evitare brutte sorprese o, peggio, veri e propri danni irreparabili.

Posso ricevere una consulenza telefonica?

Sono un grande sostenitore di un approccio personale e, al limite, veicolato tramite una e-mail che però sia comunque succeduta da un incontro, sia esso personale o tramite video. Pertanto non fornisco consulenze telefoniche, fermo restando che il telefono è uno dei miei strumenti di lavoro principali, fondamentale per fissare appuntamenti o relazionare sugli sviluppi delle pratiche.
Se possibile, è sempre meglio vedersi in faccia!

Avvocato, vinciamo vero?

Vorrei essere molto chiaro rispetto a questa comunissima ed apparentemente banalissima domanda: è impossibile rispondere.
Qualsiasi avvocato che non sia anche un truffatore, non può rispondere a questa domanda.
In primo luogo per le variabili di una causa: giudici, testimoni, controparti, sfortuna, errori.
In secondo luogo perché non sempre “vincere” ha lo stesso significato per un cliente e anche per il proprio avvocato. Molto spesso una vittoria consiste nell’aver evitato anni di prigione, o condanne economicamente insostenibili; altre volte significa semplicemente non avere affrontato un processo.
Affidatevi e fidatevi del professionista che incaricate, può valerne la pena.

Quanto tempo ci vorrà?

Si tratta della domanda da 100 punti, ma la risposta è ancora più preziosa.
Impossibile dirlo: la giustizia italiana non è famosa per la sua velocità, salvo rarissime eccezioni.
Ciò che più mi preme è tentare, dove possibile, di accorciare tempistiche lunghissime e del tutto sfiancanti. Ovviamente non ci si riesce sempre, perché generalmente tale fattore non è nel potere dell’avvocato.
I tempi per la definizione delle controversie civili si attestano su medie di circa 4 anni, quelle penali di circa 3 anni, ovviamente per il solo primo grado di giudizio.
Ma ogni controversia fa da sé, per cui è davvero impossibile dare una risposta alla domanda di cui sopra.